Autore
Don Claide Berardi, parroco

Messa in ricordo di madre Julia

Chi accoglie la grazia della fede, sente che la Pasqua del Signore non è un fatto chiuso nel passato, sente che non è un mito o l’illusione romantica di un ricordo consolatorio, il cuore sente che la Pasqua di Gesù è un’evidenza e in Lui sentiamo la presenza di quanti sono stati segno della sua Provvidenza. “Sentire” va oltre la ragione ed è un’evidenza del cuore.

Sabato sera, 11 novembre, nella Santa Eucarestia, celebrata nella parrocchia di san Giuseppe all’Aurelio, ricordando madre Julia Verhaeghe, abbiamo vissuto il senso della sua presenza, una presenza della Madre sentita nell’animo e resa evidente nei volti, nelle storie, nella concreta fraternità delle sue figlie e dei suoi figli, uniti, come famiglia, attorno all’unica mensa e madre Julia è stata con noi.

La meraviglia della nostra fede è tutta qui: sentire la vita ed essere fondati in una comunione che sola supera i nostri limiti ed egoismi, quel fondamento che madre Julia ha indicato, a noi e alla Chiesa del nostro tempo, nella Santa Alleanza con il cuore di Gesù. 

»Grazie madre Julia per quello che sei per noi, grazie per riportarci all’essenziale della fede e della vita: Gesù. In lui abita corporalmente tutta la pienezza della Divinità.«
Don Claide Berardi

Padre Márton Héray, FSO, ordinato sacerdote nel luglio scorso, ha presieduto la celebrazione e questa è stata una conferma di questa vita perenne della Comunità Pasquale, del dono vivo che da Gesù, attraverso le mani degli apostoli, la Chiesa, “del sangue incorruttibile conservatrice eterna” (A. Manzoni), fa giungere fino a noi.