Autore
P. Burkhard Feuerstein FSO

I grandi della Toscana

Annunciazione del Beato Angelico nel museo diocesano di Cortona

Dal 30 giugno al 2 luglio, dopo la fine dell'anno accademico 2021/2022, dieci confratelli del Collegium Paulinum, insieme a due amici sacerdoti, sono andati in gita culturale in Toscana. La nostra esperta guida ci ha portato nei luoghi dei grandi dell'arte sacra del Medioevo e del Rinascimento. Nel museo diocesano di Cortona abbiamo potuto ammirare le opere di Luca Signorelli e la famosa "Annunciazione" del beato Angelico, che finora abbiamo conosciuto solo grazie a cartoline o altre raffigurazioni.

Chiesa di San Francesco in Arezzo

Tra il bel paesaggio collinare verde-giallo della Toscana, con i suoi cipressi, vigneti e oliveti, abbiamo esplorato, tra l'altro, le pittoresche città di Montepulciano e Arezzo, che ricordano la "città posta sopra un monte" (Mt 5,14), che non può rimanere nascosta. Esse riportano alla mente il Medioevo come un'epoca in cui la fede cristiana e la conoscenza delle Sacre Scritture trovavano un'espressione concreta nella vita della società. Gli edifici e le opere d'arte ci accompagnano a epoche storiche precedenti con i loro eventi concreti. Ad Arezzo, nella chiesa di San Francesco, l'artista Piero della Francescana ha ricordato in una sequenza di rappresentazioni la Croce come tema centrale dell'arte francescana, poiché il Crocifisso era apparso in visione al fondatore dell'Ordine e i suoi figli spirituali si occupavano dei luoghi in cui si trovava la Croce, allora come oggi in Terra Santa. Ma il ciclo di immagini richiama anche l'epoca in cui gli affreschi sono stati realizzati, quando Papa Pio II Piccolomini aveva indetto la difesa della fede nel Crocifisso - in particolare per respingere i Turchi che invadevano l'Europa nel XV secolo - e alla quale l'Ordine Francescano aveva sempre partecipato. 

Duomo di Siena

Travolgente è stato il Duomo di Siena, le cui dimensioni e il cui splendore fanno ancora pensare alla competizione con Firenze e altre città medievali. Particolarmente suggestivo, nel caratteristico edificio gotico bianco e verde scuro, è il pavimento con scene della vita del profeta Elia, realizzato da Domenico Beccafumi. Durante la nostra visita alla città del centro Italia, erano già in corso i preparativi per il "Palio di Siena", dove ogni anno le diverse contrade di Siena si sfidano in una corsa di cavalli in Piazza del Campo. Come abbiamo potuto vedere tornando a Roma, il cavallo e il cavaliere della contrada del Drago hanno vinto in questo 2 luglio.

Le giornate in Toscana si sono concluse con una visita al santuario francescano della Verna. Nel 1213, il conte Orlando di Chiusi aveva donato questo luogo a san Francesco. Il Poverello d’Assisi soggiornò spesso su questo monte dove nel 1224, due anni prima della morte, ricevette le stimmate del Signore. La Verna irradia l'originalità dell'ordine. Una processione quotidiana alla "cappella delle stimmate" coinvolge pellegrini e visitatori nella devozione e nella speciale vicinanza a Dio che san Francesco sperimentava nel bosco della Verna. In questo luogo anche oggi molte persone sono condotte al silenzio e alla preghiera.

»Sì, la Toscana ha prodotto veri e propri grandi - grandi dell'arte e grandi della fede cristiana. Per chi non lo sapesse ancora, i giorni trascorsi insieme in Toscana sono stati un richiamo impressionante – e ci hanno fatto sperimentare anche la gioia dello stare insieme.«