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Data di pubblicazione
20.06.2022
Luogo
Esztergom

Ordinazione diaconale di Frater Márton - una testimonianza

Frater Márton Héray è stato ordinato diacono il 18 giugno 2022. Monia e Daniele hanno partecipato alla celebrazione in Esztergom, Ungheria, e ci raccontano:

La celebrazione a cui abbiamo assistito è stata molto partecipata e ha registrato la presenza di 180 sacerdoti di cui 25 giubilanti. Al di la dei numeri da record, questa celebrazione è stata, per noi,  particolarmente emozionante per le molte peculiarità che abbiamo avuto modo di rilevare. 

Ordinazione diaconale di Frater Márton da parte del cardinale Peter Erdö

Gli aspetti più sorprendenti erano forse sconosciuti ai più, primo fra tutti, il fatto che nella stessa celebrazione, due amici fraterni di lunga data, i cui padri erano già amici d'infanzia, si sono trovati nello stesso giorno a  celebrare la gioia di dire "SI" a Dio, per sempre, diventando Padre Ferenc e Diacono Márton.

 

I fratelli Héray

Altrettanto peculiare, poi, è stato il fatto che l'abito diaconale di Frater Márton sia stato imposto personalmente dal fratello Padre Andras, già da molti anni membro della Famiglia spirituale "L'Opera".

La creatività di Dio

Così, alla luce di queste Dio-incidenze per noi è stato come contemplare "la creatività di Dio" in azione, che lavora incessantemente intrecciando i suoi fili di seta, in un disegno di cui "noi vediamo solo il rovescio". A volte nello schema, certi colori sembrano apparire come dal nulla, a volte i fili sono annodati e sembrano non disporsi correttamente, altre volte invece sembrano sparire alla nostra vista, ma certamente non a quella di Dio. 

Cosi, ad un certo punto, il pensiero è andato alla mamma di Márton, anche lei presente insieme a tutta la Chiesa trionfante, unita all'assemblea, nella preghiera e nella lode. Allora tutta l'emozione data dalla consapevolezza di essere nella "volontà di Dio" ha raggiunto il suo culmine e quando abbiamo ricevuto la santa Eucaristia dalle mani del neo-diacono che non smetteva di sorridere, un altro pensiero è nato spontaneo: 

»Infondo è valsa la pena fare tanta strada per contemplare qualcuno che sa di aver trovato "il suo posto" ed è felice di essere lì.«

Qui si può vedere la galleria di foto del magyarkurir.