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Data di pubblicazione
04.10.2021
Luogo
Roma

La riforma della Chiesa: Seminario di studio al Collegium Paulinum

Un Seminario di studio su "La riforma della Chiesa: tradizione e rinnovamento" si è svolto nel Collegium Paulinum dal 23 al 25 settembre 2021. Ha fatto seguito a un altro seminario in data 11 febbraio 2021, dedicato al rapporto ontologico tra la forma della Chiesa e l’azione liturgica.

Prof. Roberto Regoli

Lo scopo di questo Seminario è stato quello di approfondire cosa si intende con la riforma della Chiesa, di cui oggi si parla molto. Sono intervenuti tre esperti: P. Hyacinthe Destivelle OP, docente alla Pontificia Università di San Tommaso, ha offerto una relazione teologica su “Vera e falsa riforma alla luce del pensiero di Yves Congar”; lo storico Roberto Regoli, professore alla Pontificia Università Gregoriana, ha parlato del tema “Le riforme della Chiesa: tra continuità e discontinuità”; il canonico Patrick Valdrini, rettore emerito dell’Università Cattolica di Parigi, è intervenuto su “La riforma della Chiesa: tra ecclesiologia e diritto canonico”.

»Nel cristianesimo il tema della riforma ha a che fare con l’ambito della purezza, sul togliere le incrostazioni della storia alla Chiesa fondata da Cristo. C’è una pretesa di continuità nei secoli.«
Prof. Roberto Regoli

Circa venti persone, in maggioranza studenti di teologia a Roma, Firenze o Napoli, hanno partecipato al Seminario. Hanno discusso con i tre relatori e tra di loro, cercando di comprendere più a fondo il significato teologico della riforma della Chiesa. Questa - così è stata la conclusione - non può essere scissa dalla presenza del Signore risorto, attraverso la sua Parola e i Sacramenti, in particolare l’Eucaristia, in cui Egli stesso, per mezzo del Suo Spirito, continua a formare e riformare la Sua Chiesa.

»La grande legge di un riformismo cattolico sarà quella di iniziare con un ritorno ai principi del cattolicesimo.«
Yves Congar

Oltre ai momenti di studio, i partecipanti hanno anche condiviso l’Eucaristia quotidiana, animata dalle Suore della Famiglia spirituale “L’Opera”, curando altresì le relazioni fraterne tra di loro, in particolare nelle pause e durante i pasti. Si sono rallegrati vivamente "della bellissima ospitalità" (Giuliana Albano, una partecipante) che hanno potuto sperimentare in questi tre giorni.