Nel mese di luglio del 1941 ebbe la certezza interiore che fosse venuto il momento di lasciare la casa paterna, come Abramo che era partito dalla sua patria seguendo soltanto la chiamata di Dio. Chiese l’approvazione di Padre Hillewaere. Pur mettendola in guardia circa i rischi che poteva correre, le rispose: “Fa’ ciò che Dio ti ispira!” e la benedisse. Conosceva, infatti, la sua forte fede e il suo modo concreto di leggere la realtà. Madre Julia più tardi raccontò: “Quando penso a come ho lasciato la casa dei miei genitori, devo dire che Dio stesso guidava la sua ‘Opera’.” Da molto tempo si era resa conto che la situazione di casa sua non offriva più le condizioni necessarie allo sviluppo del Carisma. Di fronte all’avvenire non aveva nessuna sicurezza umana, e il congedo da sua sorella malata, con la quale parlava apertamente de “L’Opera” e degli interessi della Chiesa, non fu facile: “Madeleine, la mia carissima sorella, era molto ammalata; ci legava una profonda affinità spirituale.” Madeleine avrebbe seguito volentieri Madre Julia, ma non ci si poteva pensare a causa della sua malattia. Fu però pronta ad offrire il grande dolore del distacco per lo sviluppo del Carisma.
Neanche la guerra poté trattenere Madre Julia dal seguire la chiamata del Signore: “‘Dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre!’ (Sal 45,11) – ‘Seguimi!’ (Gv 1,43). La sete di anime di Gesù invadeva la mia anima e la disposizione al sacrificio era in me. In tutto ciò sentivo risuonare in me le parole del canto ‘Più presso a te, Signor’.” Il 16 luglio 1941, nel mezzo della guerra, con la salute rovinata, senza una professione, senza lavoro e senza umana sicurezza, ella lasciò la casa paterna e le sue sorelle che ancora vivevano lì. Sapeva di essere guidata da Maria, la beata Vergine del Monte Carmelo, la cui memoria cadeva proprio in questo giorno. In seguito scrisse in proposito: “Con grande fede misi la mia mano nella mano della Madre del Carmelo. Mi tenne saldamente e mi aiutò a compiere la santa volontà di Dio negli anni di guerra che seguirono. ‘Magnificat anima mea Dominum!’ – ‘La mia anima magnifica il Signore!’ Maria era la mia unica sicurezza nel presente e nel futuro, conosciuto solo a Dio. Mi sembrava che ella, nostra Madre, prendesse la responsabilità della mia vita e mi conducesse un giorno dopo l’altro.”