La Benedizione - Parte II
4. La benedizione del sacerdote
Come già detto, tutti i battezzati possono benedire. Ma "più una benedizione riguarda la vita ecclesiale e sacramentale, più la sua presidenza è riservata al ministero ordinato" (CCC, 1669). La Chiesa ha sempre creduto che la benedizione sacerdotale abbia un significato particolare. Già i sacerdoti dell'Antica Alleanza avevano ricevuto da Dio un potere particolare di benedire. Dio si era scelto Aronne e i suoi figli come sacerdoti e aveva fatto dir loro tramite Mosè: "Voi benedirete così gli Israeliti; direte loro: Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace" (Nm 6,23-26).
In Gesù Cristo, Sommo Sacerdote della Nuova Alleanza, inviato dal Padre "per benedirvi" (At 3,26), ci è donata la pienezza della benedizione divina. I sacerdoti della Nuova Alleanza ricevono con il sacramento dell'Ordine il potere di dispensare agli uomini in nome di Gesù Cristo la "pienezza della benedizione di Cristo" (Rm 15,29). La fede ci insegna che è Cristo stesso che opera e benedice attraverso il sacerdote. "Nel servizio ecclesiale del ministero ordinato è Cristo stesso che è presente alla sua Chiesa in quanto Capo del suo Corpo, Pastore del suo gregge, Sommo Sacerdote del sacrificio redentore, Maestro di Verità. E' ciò che la Chiesa esprime dicendo che il sacerdote, in virtù del sacramento dell'Ordine, agisce ‘in persona Christi capitis' - in persona di Cristo Capo" (CCC, 1548).
Madre Giulia dice con semplici parole che testimoniano la sua fede profonda: "La benedizione di un sacerdote è un dono meraviglioso che ci viene da Dio. E' Dio infatti che ha dato al sacerdote, nel giorno della sua ordinazione, il potere di benedire".
5. La benedizione nella famiglia
Già all'inizio della creazione una benedizione speciale è riservata all'uomo e alla donna: "Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi" (Gen 1,28). Perciò si può dire giustamente: "La Sacra Scrittura e la pratica tradizionale della Chiesa vedono nelle famiglie numerose un segno della benedizione divina e della generosità dei genitori" (CCC, 2373).
Con il sacramento del Matrimonio i genitori cristiani ricevono il potere e il compito di benedirsi a vicenda e di benedire i figli che Dio ha donato loro. Se questo avviene regolarmente e con fede - o la mattina appena alzati, o prima di uscire di casa, o la sera prima di dormire -, questa benedizione imprime tutta l'atmosfera della famiglia, diviene una fonte di grazia, di unità e di pace e contribuisce a iniziare i figli alla bellezza della fede cristiana sin dalla loro infanzia.
La benedizione che i genitori dispensano ai figli, e particolarmente anche la benedizione occasionale di un sacerdote che visiti la famiglia, è un mezzo prezioso di educazione religiosa, se viene amministrato e ricevuto in un'atmosfera di rispetto: "Dalla grazia del sacramento del Matrimonio, i genitori hanno ricevuto la responsabilità e il privilegio di evangelizzare i loro figli. Li inizieranno, fin dai primi anni di vita, ai misteri della fede dei quali essi, per i figli, sono ‘i primi annunziatori'. Li faranno partecipare alla vita della Chiesa fin dalla più tenera età. I modi di vivere in famiglia possono sviluppare le disposizioni affettive che, per l'intera esistenza, costituiscono autentiche condizioni preliminari e sostegni di una fede viva" (CCC, 2225).
Anche la preghiera e la benedizione dei pasti fanno parte delle semplici forme espressive della fede, di grande significato nella vita quotidiana della famiglia, e che ne marcano essenzialmente l'atmosfera: "Dopo aver eseguito il nostro lavoro, il cibo resta un dono del Padre nostro; è giusto chiederglielo rendendogli grazie. Questo è il senso della benedizione della mensa in una famiglia cristiana" (CCC, 2834).
La benedizione è un dono grande e bello. Cerchiamo di dispensarlo e di riceverlo in un atteggiamento di fede e di rispetto. La benedizione è come un vincolo spirituale che ci lega all'amore del Sacro Cuore di Gesù, ci fortifica nell'unità della Chiesa, la grande Famiglia di Dio, e ci conduce all'adorazione di Dio: "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti" (Is 6,3).
»Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. «